L’Antitrust ha scoperto che la commercializzazione del pandoro non avrebbe contribuito a raccogliere fondi per la ricerca di cure per i bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing, come inizialmente suggerito. È emerso che una donazione di 50mila euro era stata già effettuata da Balocco molti mesi prima del lancio del prodotto sul mercato. Questa informazione contraddiceva il messaggio promozionale che collegava le vendite del pandoro alla beneficenza.
Le e-mail interne tra i team di Balocco e della Ferragni, scambiate prima della firma del contratto, mostravano chiaramente che la donazione era stata pianificata in precedenza e non era legata alle vendite del prodotto. Nonostante ciò, nei comunicati, nei post e nelle storie promozionali, è stata data l’impressione che Ferragni fosse attivamente coinvolta nella donazione e che le vendite del pandoro fossero direttamente correlate al sostegno dell’iniziativa benefica.
Come scrive una dipendente di Balocco in una mail interna (messa agli atti dagli inquirenti e usata anche come prova) durante la fase in cui viene scelto come veicolare il messaggio, “mi verrebbe da rispondere: le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante”, quantificato nei documenti dell’inchiesta in oltre un milione di euro.
La campagna, alla fine, si è rivelata un insuccesso, con vendite inferiori alle aspettative e una parte significativa del prodotto rimasta invenduta. Il prezzo più alto del pandoro griffato, rispetto alla versione tradizionale, senza una maggiore qualità degli ingredienti, ha potuto indurre i consumatori a credere che il maggior costo includesse un contributo alla donazione. La realtà era che la donazione era stata già fatta da Balocco, indipendentemente dalle vendite.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato dunque Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., aziende legate a Chiara Ferragni, e Balocco S.p.A. per una pratica commerciale scorretta relativa alla vendita del “Pandoro Pink Christmas” griffato Ferragni. Le società hanno lasciato intendere che l’acquisto del pandoro contribuisse a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per l’acquisto di un macchinario terapeutico per bambini con Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. La donazione di 50 mila euro era stata già effettuata da Balocco prima del lancio dell’iniziativa. Le aziende di Ferragni hanno guadagnato oltre 1 milione di euro senza fare alcuna donazione all’ospedale.
Le condotte scorrette includevano comunicati stampa e post sui social media che suggerivano un contributo alla donazione con l’acquisto del pandoro. L’Antitrust ha ritenuto che queste pratiche abbiano ingannato i consumatori, limitando la loro libertà di scelta e violando il dovere di diligenza professionale secondo il Codice del Consumo. Fenice e TBS Crew sono state multate per 400 mila euro e 675 mila euro rispettivamente, mentre Balocco per 420 mila euro.
Potete scaricare il testo del provvedimento dell’AntiTrust di seguito : https://www.agcm.it/dotcmsdoc/allegati-news/PS12506%20chiusura.pdf