Nel corso degli anni, dal 2005 ad oggi, ne ho visti di tutti i colori. Professionalmente parlando si intende ma anche privatamente, amici e conoscenti cadere nella rete dei facili guadagni e della libertà finanziaria.
Due slogan ribaditi da qualsiasi network marketer che parla parla parla, rappresentando e consigliando marchi di dubbia qualità che girano intorno al mondo del wellness, della cura della persona o dell’integrazione alimentare.
Eviterò di fare nomi e marchi perché veramente non ho interesse a demonizzare un marchio o l’altro, ma la dinamica dominante che fa da filo conduttore a tutti questi pseudo business che io amo definire più propriamente TRUFFE sotto mentite spoglie (spesso veri schemi Ponzi mascherati dalla vendita di prodotti).
Non mi addentrerò troppo nella spiegazione dello schema Ponzi, perchè se nel 2022 non lo conoscete allora forse è anche giusto che ne siate vittime.
Tuttavia voglio spendere due parole su quelle che sono le solite classiche caratteristiche che contraddistinguono quasi sempre uno schema Ponzi e lo farò indirizzandovi a chi lo ha fatto BENE e prima di me : https://investhero.it/riconoscere-schema-ponzi/
Per ciò che concerne i nostri venditori della domenica invece La prassi è sempre quella :
- Primo invito in cui il tipo / la tipa di turno ti parla del brand, dei prodotti, dei vantaggi e del network marketing come forma di business innovativo con guadagni passivi importanti.
- La narrazione di qualche personaggio statunitense che ce l’ha fatta ottenendo la qualifica di Zaffiro, Diamante e le numerose linee di vendita che gli permette di ottenere dei guadagni ricorrenti e passivi ogni mese mentre sta in vacanza a grattarsi le palle.
- L’invito a comprare il loro kit per iniziare a vendere e presentare nuove figure da far aderire alla catena (o piramide se preferite), kit che normalmente hanno costi anche sostenuti per chi spesso senza il becco di un quattrino sta cercando un modo alternativo per ottenere un’entrata o arrotondare quella precedente.
Ed ecco il primo ordine, il primo bonifico, i primi kit che arrivano con allegato una bella fatturina che spazia tra i 500 e i 2000 euro di norma.
Una zavorra dentro scatoloni che vi va a riempire lo sgabuzzino e di cui dovrete disfarvene per poter guadagnarci sopra qualcosa.
Ed ecco che arriva la famosa LISTA clienti e conoscenti, ovvero andare a parlare di questo prodotto a gente che proprio non je ne può fregar di meno, con la certezza e relativa consapevolezza di rischiare di essere molesti nonché ridicoli.
Magari andate a parlare con qualcuno che si allena da decenni e conosce scientificamente tutti i tipi di diete e tipologie di integratori, sapendo leggere i valori nutrizionali e i relativi pro e contro … e vi presentate con la nuova proteina della soia senza OGM a sole 90€ al Kg. Roba che vi si mettono a ridere in faccia per quanto siete goffi ed ignoranti, non sapendo distinguere un profilo amminoacidico, dal relativo valore biologico a pratiche border line come la protein spiking (no non parlo della Spike del Covid) che è un modo legale per truffare i valori in etichetta.
Ignoranti come delle capre al massimo con qualche nozione brucata qua e la in merito a PNL, Copywriting persuasivo, fino a pseudo fuffa come il pensiero positivo e il volemose bene. Magari copiate anche le posizioni delle braccia del vostro interlocutore cercando di applicare quella lettura che avete visto tra un porno e l’altro che parlava di neuroni specchio.
Neuroni SPACCHIO. Quelli che vi mancano e non potete sicuramente comprare per corrispondenza.
Certo, la legge dei grandi numeri dice che la conversione media è di 1 su 100, probabilmente su gente che non conoscete, parleremo anche del 10% ovvero 10 su 100 (sono estremamente ottimista), e iniziate con il giro di telefonate, di incontri, di “prendiamoci un caffè cara” … per poi andare a parare sempre li, l’elisir di giovinezza miracoloso a base di bacche di Goji o Akai, o il siero viso rinvigorente a base di amminoacidi ramificati e caffeina (che notoriamente non passano il derma) che vi promette di dimostrare 10 anni di meno, dopo appena 1 anno di utilizzo.
Prezzi da capogiro, 150 / 200 / 300 euro al mese per il trattamento, per prodotti banali ed inefficaci che altre marche classiche che trovate in erboristeria o negozi di integratori pagate da quattro a dieci volte di meno.
E’ facile capire il perchè dei prezzi spropositati, di certo non per la qualità del prodotto, ma perchè su quel prezzo costosissimo e pompatissimo ci deve uscire la fetta “provvigione” per l’azienda produttrice e per l’affiliato al network. Più gente ci mangia sopra insomma e più il prezzo del prodotto sarà costoso. E come fai a vendere un prodotto costosissimo elogiandone particolarità e caratteristiche miracolose che il prodotto non possiede nemmeno lontanamente?
Senza considerare che vedere casalinghe con la quinta elementare parlare di telomerasi e DNA insieme magare a superossidodismutasi farebbe anche ridere se non fosse che è una vera truffa e relativo reato penale, nonchè un vero abuso della professione medica, inducendo all’errore il potenziale acquirente.
Ed iniziano le squadre, i gruppi, i team, il network di marketer che si incontrano il fine settimana, iniziano a fare riunioni, dimostrazioni, business plan e “conferenze” con approcci ridicoli e statunitensi alla Antony Robbins in cui si finisce per ballare tutti quanti insieme, fare le flessioni, o tenersi per mano come quando si andava in chiesa prima del covid a recitare il padre nostro.
Iniziare a plagiare dei poveri stupidotti senza arte ne parte in un’unica grande setta che ogni mese comprerà il loro bel kit da rivendere ad altri stupidotti che a loro volta (una parte almeno) entreranno nel club diventando allo stesso tempo consumatori e spacciatori.
Un network di affiliazione che Pablo Escobar ai tempi degli albori del narcotraffico ti spiccia casa.
E sia chiaro che le aziende a monte (i grossi marchi e brand) vanno benissimo a gonfie vele, con fatturati, utili e bilanci degni delle TOP 500 Fortune, nonchè importanti presenze a livello di sponsor su eventi calcistici, operazioni filantropiche degne di nota e tanti altri indicatori che rendono le aziende estremamente proficue.
Dunque, questi venditori della domenica, (è proprio il caso di dirlo dato che questi businessman de noiatri esercitano il loro “proficuo business” alla fine dell’orario di ufficio del loro reale lavoro da dipendenti a 1000 – 1300 euro al mese, nel sabato o nella domenica) finiscono per lodare i guadagni e i risultati della casa madre, non sapendo magari leggere nemmeno un bilancio né sapendo il significato di margine operativo lordo.
E via, nuovo giro di appuntamenti, nuovo giro di proposte di vendita, nuovo giro di depennamento lista conoscenti … nuovo giro di sputtanamento con il vostro bel titolo in bella vista, non una laurea, non un master, ma la bella spilletta zaffiro, diamante, platino che fa di voi al massimo dei buoni venditori, ma dove i veri profitti li fanno gli altri.
Perché fateci caso, questi clienti che comprano questi prodotti, hanno un ciclo di vita brevissimo. Qualche mese, nella maggior parte dei casi, un anno o addirittura il primo ordine in altri casi.
Hanno semplicemente comprato perché si sono lasciati convincere dal venditore di turno che è riuscito a vincere la resistenza iniziale, millantando futuri rosei e opportunità imprenditoriali che non arriveranno mai. O semplicemente erano vostri amici, conoscenti e si fidavano di voi. Erano, si fidavano, appunto (passato signori, al passato). Ci crederanno un mese, due mesi, tre mesi, poi si renderanno conto che non hanno il pelo sullo stomaco di parlare di qualcosa che non conoscono ne tantomeno la voglia di raggirare la loro lista amici e conoscenti e se ne andranno con la stessa facilità con cui sono entrati.
Se così fosse, questi signori che predicano la libertà finanziaria, l’essere imprenditori di successo (attenzione, oggi non si chiamano più imprenditori ma ENTREPRENEUR perchè fa più figo), si licenzierebbero subito dal loro principale lavoro da dipendenti 8 ore al giorno 5/7 per mille euro al mese, invece no, continuano imperterriti a fare come Clark Kent, la mattina in ufficio o in negozio da dipendenti frustrati e sottopagati e la sera supereroe.
Peccato che di supereroe c’è ben poco se non effettivamente (unica nota positiva) la tenacia e la perseveranza con cui si investe tempo (e denaro) in aziende che vendono fuffa a prezzi stratosferici, nonchè sacrificare il proprio tempo e la propria vita nel far crescere altri marchi piuttosto che le proprie competenze da spendere successivamente.
Perchè quando poi vi si pesa professionalmente parlando e lo faccio da professionista, si scopre che manca un sito internet ad esempio, che manca un posizionamento su Google, che mancano campagne di Advertising, che manca magari un CRM, che manca un Groupware se lavorate in gruppo, insomma alla fine date ad intendere di fare Business ma di fatto se vi si cerca online semplicemente NON ESISTETE.
Da anni dico che lo strumento indica ma non prova, ed avere in possesso un dorso ottico della Hasselblad non fa di te un fotografo professionista, ma di sicuro non è andando ad un matrimonio in veste di fotografo con una semi automatica da 200 euro che vi potete in qualche modo camuffare da fotografi professionisti.
Strumenti e competenza nell’utilizzo degli stessi. Non avete gli strumenti, figuriamoci la competenza.
Non capite ad esempio che per ogni cliente che portate ad acquistare un kit e ve lo portate all’interno della vostra piramide fatta di linee vendite piramidali, vi rendete ridicoli agli occhi di chi conosce un minimo di business e sa come funziona certi raggiri perfettamente legali. Perchè non è una lettura di Cialdini o Drew Eric Whitman comprata a 12 euro online che vi rendono i Wolf di Wall street di turno, soprattutto se andate a vedere la fine che ha fatto il Wolf Di Wall Street originale che sembra sia diventato il nuovo beniamino per i nuovi venditori.
Qualcuno dirà che ha comunque la sua rendita passiva e alla fine del mese mostrerà magari anche il suo bell’assegno di 1000 o 2000 euro o le varie spillette e titoli che valgono quanto i soldi del monopoli. Mille, duemila euro, per carità, belle cifre al giorno d’oggi considerando la crisi, la disoccupazione e tutto quel che ne consegue, peccato che vi siete dimenticati di mostrare insieme all’assegno (MERITATO sia chiaro) anche le spese che avete sostenuto. I costi dei kit che comprate i costi delle sale che affittate per radunare polli da circuire, i costi della benzina per gli spostamenti, ma soprattutto il costo del vostro tempo.
Perché se iniziate a sacrificare 4 ore al giorno extra e il fine settimana per incontri, dimostrazioni, convegni, prove, pseudo thè tra le amiche e caffè tra gli amici (spesso disoccupate o casalinghe disperate) ecco qui che quelle due mila euro è la moneta di scambio con la vostra vita.
Sapete quant’è il costo del lavoro secondo il Sole 24 ore ? 28 Euro all’ora.
Se investite facciamo un’ipotesi ottimistica e verosimile anche solo 14 ore a settimana, dovreste ottenere una retribuzione settimanale di 400 euro / settimana. 1600 euro al mese puliti. Al netto delle spese.
Invece finite che fate come molti tossici: quello che guadagnate vi ci ripagate la vostra bella dose di inutili stronzate a base di semi di Akai, scoregge dell’ippopotamo della mesopotamia e DNA di medusa che ha il potere di allungare i telomeri e da li a poco garantirvi l’immortalità.
Non dite ad esempio perché ogni 6 mesi, o ogni 2 anni cambiate network.
Ieri facevate “Azienda per la longevità”, poi i prodotti costavano troppo e non li vendevate e avete iniziato a fare “Azienda per l’integrazione a la palestra”. Passano altri 12 mesi ed eccovi richiedere appuntamenti alla solita vecchia lista contatti in cui volete proporre l’investimento in Crypto.
A volte fate tutto insieme, prendete un ipotetico cliente sulla vostra lista sfigati ed ecco che li mettete a giro: Integratori da mangiare e bere, sieri e fluidi da spalmarsi in faccia e magari perchè no … diversificare con le crypto tramite piani di accumulo, perchè tutti sono diventati ricchi con le crypto (tranne loro).
Io a questi sedicenti network marketer normalmente non dico nulla, non mi confronto nemmeno e lascio fare, solo una cosa vorrei conoscere: i loro conti correnti.
Voglio vedere i vostri estratti conti per capire di quale cazzo di libertà finanziaria state parlando perchè se 1000 euro lordi al mese vanno intesi come libertà finanziaria c’è un problema di fondo nel significato stesso di libertà, che significa pressapoco che se domani smettessi di lavorare potrei far vivere me , la mia famiglia, i miei figli e i miei nipoti con quello che ho.
La libertà finanziaria l’avrete FORSE ottenuta se sul vostro conto personale (post TAX) avete un capitale di almeno 10 milioni e avete già risolto i problemi inerenti all’abitazione, in tutti gli altri casi continuerete a lavorare per poter andare avanti e mantenere il vostro stile di vita mediocre esattamente come il mio, che a differenza di questi cialtroni non vado a giocarmi la faccia, la reputazione e la credibilità promettendo libertà e concetti astrusi che non riuscirò a mantenere.
Voglio proprio vedere in che percentuale si è raggiunta la libertà finanziaria tra tutti quelli che ci hanno provato. E’ più facile fare sei al superenalotto probabilisticamente parlando piuttosto che vendere boiate ai proprio conoscenti.
Diffidate di questi signori, diffidate dalle loro proposte e chiedete sempre cosa fanno nella vita.
Se non riescono a vivere (bene) con il loro unico lavoro di venditori su network marketing, ma sono ancora dei dipendenti per altri impieghi e professioni probabilmente non c’è nessuna libertà finanziaria da ottenere con quel business.