Oh, Litespeed Webserver, il nuovo gioiello nel mondo dell’hosting! Negli ultimi mesi, e soprattutto nell’ultimo anno, sempre più società di hosting e sistemisti si sono lanciati nella promozione di Litespeed come la soluzione definitiva per ottenere prestazioni straordinarie. Ma, onestamente, non c’è nulla di strano, no? Voglio dire, se non sai fare il tuo lavoro di sistemista correttamente, la cosa più logica da fare è pagare una licenza da 90 euro al mese per singolo server e affidarti a un software che promette di fare miracoli.
Mi chiedo cosa avrebbero fatto queste società di hosting senza Litespeed. Probabilmente sarebbero rimaste impantanate nella palude dell’incapacità e dell’incompetenza. Ma grazie a Litespeed, tutti possono ottenere risultati sorprendenti, anche se non sanno nulla di sistemistica. È come l’iPhone con la sua fotocamera. Puoi scattare foto fantastiche anche se non hai mai imparato a regolare l’ISO o il bilanciamento del bianco. Davvero un miracolo!
Ma lasciate che vi dica una cosa. I clienti finali non possono davvero distinguere la differenza tra un sistema semi-professionale come Litespeed e uno stack Varnish/NGINX utilizzato da progetti e aziende importanti come Wikipedia o il NY Times. Non possono comprendere che Litespeed non permette personalizzazioni e configurazioni estremamente dettagliate come il linguaggio VCL di Varnish, o quei virtuosismi tecnici che solo un veterano della sistemistica potrebbe realizzare.
Sì, Litespeed ha alcune funzionalità interessanti come la cache, la compressione e il supporto per le immagini WebP. E che dire della compressione brotli? Fantastico, davvero. Ma vi dirò un segreto: rispetto a un webserver Apache standard o a un semplice server web NGINX senza funzionalità avanzate come FastCGI Cache o Proxy Cache, Litespeed sembra un miracolo. Ma siamo seri, lo standard per siti veloci e ad alto traffico non è certo Litespeed.
Dimenticatevi delle personalizzazioni estreme o delle configurazioni su misura. Litespeed non può competere con colossi come NGINX e Varnish, utilizzati da progetti importanti come Wikipedia, ANSA o il NY Times. Questi giganti del web sanno cosa vogliono e non si accontentano di compromessi. Non si lasciano ingannare da un prodotto come Litespeed che, nonostante tutte le sue funzionalità carine, non è all’altezza dei suoi rivali.
Benchmark non veritieri o comunque faziosi.
Oh, Litespeed, sì, loro sanno davvero come portare acqua al proprio mulino. I benchmark che propongono sul loro sito, anche se sono effettivamente veri e non falsi come alcuni hanno sostenuto, sembrano un po’ incompleti, non credete? Non tengono in considerazione le migliori configurazioni di NGINX, come ad esempio l’attivazione della FastCGI Cache, né offrono un confronto adeguato con un sistema di caching di fascia enterprise come Varnish.
Insomma, i loro benchmark sembrano un po’ faziosi, non veritieri e lontani dalla realtà. Sembra proprio che abbiano scelto di mostrare solo i risultati che li mettono in luce e li fanno sembrare i migliori.
Ma la verità è che il mercato non li considera affatto come i leader indiscussi. Basta dare un’occhiata alle statistiche su SimilarTech per vedere quanti siti tra i primi 10000 a livello mondiale effettivamente utilizzino Litespeed. Non sembrano essere così tanti, vero?
Non possiamo prendere quei benchmark come l’unica verità assoluta. C’è molto di più dietro le quinte che Litespeed sembra non voler considerare.
Ma hey, non facciamoci prendere troppo dall’entusiasmo per Litespeed e le loro statistiche selezionate. Alla fine dei conti, il mercato parla da sé e sembra che molte aziende e progetti di rilevanza mondiale preferiscano altre soluzioni come NGINX o Varnish. Quindi forse dovremmo fare lo stesso e dare meno peso a queste autocelebrazioni.
Ma ci sono altri aspetti che bisogna tenere a mente. Molti fornitori che hanno appena iniziato a proporre piani di hosting ad alte prestazioni, o non hanno mai utilizzato Varnish in vita loro perché troppo complicato, o hanno smesso di farlo dopo l’avvento dell’HTTPS obbligatorio voluto da Google, dato che Varnish da solo non supporta HTTPS. E non dimentichiamo tutti gli errori di configurazione e implementazione di coloro che ancora oggi non sanno gestire la caching degli URL parametrici, con cache che funziona una volta ogni due visite. Davvero dei geni, non c’è che dire.
Ma tornando a Litespeed, se state ancora pensando se sia un buon webserver con funzionalità all’avanguardia come cache, compressione e supporto per immagini WebP e compressione brotli, beh, la risposta è ovviamente sì! Almeno se lo confrontiamo con un webserver Apache standard o un semplice server web NGINX di base che non fa uso di funzionalità come FastCGI Cache o Proxy Cache. Ma vogliamo davvero accontentarci di un semplice “meglio di niente”?
Noi meritiamo di più! Meritiamo un webserver che sia all’altezza delle nostre aspettative e che ci permetta di personalizzare ogni singolo aspetto del nostro sito. Meritiamo un’esperienza di hosting che vada al di là delle funzionalità di base e che ci dia la libertà di spingere i limiti della personalizzazione e della configurazione tecnica.
Inoltre, c’è un altro aspetto da considerare: i costi. Litespeed può sembrare una soluzione conveniente a prima vista, ma quando si tratta di licenze mensili da 90 euro per server, beh, le cose cambiano. Perché pagare un prezzo simile per un prodotto che non è all’altezza dei suoi colleghi? Perché non investire in soluzioni di fascia enterprise come NGINX e Varnish, che offrono prestazioni e personalizzazioni superiori senza dover sborsare una fortuna in licenze mensili?
Quindi, se state cercando una soluzione di hosting che vi offra prestazioni eccezionali e la libertà di personalizzare il vostro sito nel modo che desiderate, guardate oltre Litespeed. Non lasciatevi ingannare dalle promesse di facilità e prestazioni decenti. Scegliete una soluzione che sia all’altezza delle vostre aspettative e affidatevi a professionisti esperti che possano realizzare configurazioni tecniche personalizzate e ottimizzate per il vostro sito.
In conclusione, Litespeed potrebbe sembrare una scelta allettante per coloro che non conoscono a fondo il mondo della sistemistica e cercano un’opzione “facile”. Ma se volete davvero ottenere prestazioni straordinarie e personalizzazioni avanzate, guardate oltre Litespeed e investite in soluzioni di fascia enterprise come NGINX e Varnish. Non accontentatevi di meno, perché meritiamo di avere il meglio.