Lo sfogo di Benedetta Rossi e l’attacco che non c’è mai stato. Vittimismo a profusione.

Ciao a tutti, oggi voglio parlarvi di un evento epico che ha sconvolto il mondo della cucina e dei social media: lo sfogo di Benedetta Rossi, la nostra amatissima Food Blogger, autrice e volto del più famoso “Fattoincasadabenedetta.it”, che è apparso come una vera e propria tragedia su Instagram. Sì, ragazzi, stavolta Benedetta si è arrabbiata! O almeno, così sembrava.

Ma che cosa è successo? Nel suo commovente video, la nostra regina della cucina menziona vagamente degli attacchi subiti negli ultimi tempi dagli SNOB culinari. Oh, ma come si fa a non essere sconvolti da una tale denuncia senza fornire dettagli precisi? È proprio quello che stavamo aspettando, una generica lamentela contro un nemico invisibile!

Ma Benedetta non si ferma qui, no no. Per mettere le mani avanti e apparire umile, si affretta a dichiarare che non si considera una chef e che alcune delle sue ricette potrebbero non essere perfette. Applausi, davvero! È così ammirevole ammettere che si possono fare errori e che non si è dei cuochi stellati. Che umiltà!

Ma il vero fulcro del suo monologo è la sua cucina “popolare”. Sì, perché Benedetta Rossi è qui per il popolo, per coloro che non possono permettersi ingredienti di prima scelta o prodotti gourmet. La sua missione è rendere la cucina accessibile a tutti, utilizzando ingredienti economici che si trovano nei supermercati di quartiere. Che rivoluzione! Dimenticatevi i tartufi e le carni pregiate, Benedetta è qui con il suo repertorio di ricette a misura di portafoglio.

E come se non bastasse, Benedetta cerca di giustificare questa scelta delle sue ricette, spiegando che la sua cucina è adatta a persone reali che devono affrontare la vita di tutti i giorni. Come la classica lavoratrice, che ha poco tempo a disposizione per cucinare e che desidera piatti veloci e gustosi. Ma certo, Benedetta, tu sei l’eroina delle massaie in carriera, che combattono la battaglia quotidiana tra lavoro e cucina. Che nobiltà!

Premio Oscar

Tutto questo teatrino da premio Oscar ha avuto un effetto davvero strabiliante sugli ascoltatori. Ha scosso le loro emozioni in maniera tale che un semplice post o un comunicato stampa non avrebbero mai potuto fare. Benedetta ha deciso di metterci la faccia con un fare pietoso, cercando di difendere non se stessa dagli attacchi, ma piuttosto la sua preziosa community, minacciata da questi oscuri “snob della cucina” che non ha avuto il coraggio di identificare. Un applauso a questa strategia geniale!

E non c’è da meravigliarsi che il suo sfogo abbia ottenuto il consenso di praticamente tutti coloro che hanno rilanciato e ricondiviso il video. Persino Antonella Clerici e il Ministro Salvini si sono uniti alla folla dei fan per sostenere il nobile gesto di Benedetta sul suo profilo Instagram. Che trionfo!

Matteo-Salvini-Benedetta-Rossi

È davvero incredibile come un tale atto di vittimismo abbia conquistato il cuore di così tante persone. Non importa che non abbia mai menzionato ed identificato chi fossero questi “snob della cucina” che attaccano la sua community, poi più tardi da noi identificati in Chiara Cajelli ed il suo innocuo pezzo del 13 Aprile, su Dissapore intitolato “Le peggiori 10 ricette di Fatto in casa da Benedetta“, in cui con un pizzico di sarcasmo andava a criticare 10 ricette di dubbio gusto (vedi il margarita con il peperoncino ad esempio).

Non importa che le sue affermazioni siano state vaghe e prive volutamente di dettagli non menzionando minimamente l’articolo apparso su Dissapore che è stato in verità l’unico motivo per cui si è sentita personalmente attaccata. Non importa che abbia omesso di dire che quella community che lei dice di difendere in quanto attaccata (ma da chi ? Dove sono le prove), sia una community che in modo diretto o indiretto le permette di fatturare con la sua azienda “MAUI MEDIA SRL” oltre 3 milioni e mezzo di euro l’anno di cui circa la metà di puro utile.

Le peggiori 10 ricette di Fatto in casa da Benedetta - Dissapore - Chiara Cajelli

Quello che conta è l’effetto emotivo che ha suscitato negli ascoltatori, che si sono riversati in commenti di solidarietà e supporto.

Ma diciamocelo, tutto questo è semplicemente un grande spettacolo. Benedetta ha deciso di mettere in scena un dramma personale, giocando sulle corde emotive dei suoi fan. Ha dato loro un motivo per sentire compassione e per proteggerla dalla minaccia immaginaria di questi presunti snob culinari. È un’abilità manipolatoria degna di un premio Oscar.

I risultati sono ovviamente importanti dal punto di vista mediatico dato che tutto questo Hype generato ha dato ovvi segnali Google per spingere ancora di più il suo sito web, beccarsi certamente qualche centinaio di link gratuiti verso il suo blog (a livello tecnico si chiama link building ed è molto importante per “spingere” un sito), nonchè ha lasciato conoscere il personaggio a chi non l’avesse mai sentita nominare prima.

Ecco perché considerando gli effetti che ha prodotto questa STRATEGIA, è così importante analizzare ciò che sta accadendo realmente. Benedetta si presenta come la vittima, l’eroina dei poveri cuochi dilettanti che desiderano preparare piatti veloci e accessibili. Ma non dobbiamo dimenticare che lei stessa ha costruito la sua immagine di food blogger di successo proprio su questa cucina semplice e alla portata di tutti. È questa la sua specialità, non certo la cucina gourmet o i piatti raffinati.

Quindi, perché tutta questa sorpresa e indignazione quando qualcuno critica la sua scelta di ingredienti economici e ricette facili? È esattamente quello per cui è conosciuta e amata. Non può avere il beato sia il cielo sia la terra. Se vuoi proporre piatti sofisticati e di alta cucina, allora devi aspettarti critiche da parte di coloro che si aspettano qualcosa di diverso.

Inoltre, la mancanza di trasparenza nel suo sfogo è sconcertante. Benedetta ha parlato di attacchi, ma non ha mai specificato chi li ha compiuti o cosa hanno detto di così terribile. È facile lanciare accuse generiche senza dover affrontare la realtà dei fatti. Forse, dietro questa mancanza di specificità, si nasconde il fatto che non ci sia realmente un attacco degno di nota. Forse sono solo critiche normali che tutti i personaggi pubblici devono affrontare.

Quindi, mentre molti si lasciano coinvolgere dalle lacrime e dalle parole di Benedetta, è importante mantenere uno spirito critico e valutare la situazione con obiettività. Non cadere nel vittimismo a profusione che si cela dietro questo sfogo. Benedetta Rossi è una food blogger di successo che con il suo Blog Fattoincasadabenedetta.it (no non lo linkiamo perchè non vogliamo regalargli un link) ha scelto di proporre una cucina semplice e accessibile. Non c’è nulla di sbagliato in questo, ma nemmeno c’è nulla di eroico o degno di compassione.

Quindi, non fatevi trascinare dal flusso emotivo. Continuate a godervi le ricette di Benedetta se vi piacevano e se vi ispirano, ma non lasciatevi ingannare dalla narrazione vittimistica che cerca di dipingere la nostra cara Benedetta come una martire della cucina. Non è necessario difenderla a spada tratta da attacchi immaginari.

In fondo, la bellezza della cucina risiede nella sua diversità. Ci sono chef e food blogger che si dedicano alla cucina gourmet, utilizzando ingredienti pregiati e ricette complesse. Allo stesso tempo, ci sono persone come Benedetta Rossi che offrono soluzioni pratiche e semplici per la vita di tutti i giorni. Entrambe le prospettive hanno il loro valore e il loro pubblico.

Quindi, invece di alimentare un clima di divisione e vittimismo, dovremmo celebrare la ricchezza e la varietà della cucina. Accettiamo che ci siano opinioni diverse e gusti diversi. Non è necessario cercare un nemico da combattere o cercare di guadagnare consensi con drammi e lacrime.

Benedetta, se stai leggendo questo, sappi che non è un attacco personale. Apprezziamo il tuo contributo nel rendere la cucina accessibile a tutti riproponendo l’ovvio sul tuo blog da poco rinnovato, ma non cercare di imporre la tua visione come l’unica valida o di farti passare come la vittima sacrificata sull’altare dell’alta cucina. La realtà è molto più sfumata e complessa di quanto vorresti farci credere, soprattutto per noi tecnici (scommetto che il mio nome non ti è nuovo) che sappiamo perfettamente che dietro un’azienda che sviluppa certi risultati imprenditoriali ed economici spesso quello che si fa viene pensato ed ideato a tavolino ponderando tutti gli effetti che sarebbe in grado di produrre a livello mediatico.

Quindi, cari lettori, mantenete uno spirito critico e godetevi la cucina come preferite. Seguite chi vi ispira, sperimentate nuove ricette e non abbiate paura di esprimere la vostra opinione. La cucina è un mondo meraviglioso in cui ci sono spazi per tutti, senza bisogno di drammi e vittimismi inutili.

E con questo, concludo il mio post sarcastico sulla vicenda dello sfogo di Benedetta Rossi e l’attacco che non c’è mai stato. Spero di avervi fatto riflettere su come valutiamo le situazioni e di avervi invitato a mantenere uno spirito critico di fronte a narrazioni emotive e vittimistiche. Buona cucina a tutti!

@marcomarcoaldi

Sullo sfogo da parte di Benedetta Rossi di Fattoincasadabenedetta. #fattoincasadabenedetta

♬ suono originale – Marco Marcoaldi

 

@marcomarcoaldi

Sul video Sfogo Fattoincasadabenedetta. parte 2. #fattoincasadabenedetta

♬ suono originale – Marco Marcoaldi

@marcomarcoaldi

Sul video Sfogo Fattoincasadabenedetta. parte 3. #fattoincasadabenedetta

♬ suono originale – Marco Marcoaldi

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