Crisi Energetica e costi in bolletta. Lo stato non vi pagherà le bollette.

Lo Stato non vi pagherà le bollette. Vedrete…
Al massimo abbatte le imposte che gravano sulle utenze, ma cambia poco.
Non vi manderà nemmeno a casa i buoni pasto.
Pasta, pane, carne, ortaggi, tutto costerà molto di più.
Vi si rompe l’auto? Saran dolori per i pezzi di ricambio. E così via.
Non è mica solo una questione di bollette.
Quando spingerete il carrello tra gli scaffali del vostro supermercato preferito vi accorgerete che con quello che spendevate prima, adesso comprate la metà, dagli ortaggi alla frutta, dalle carni ai formaggi, dalla pasta al pane.
E vi renderete conto di quanto devastante è stata la politica monetaria della BCE e di Draghi e che le parole profetiche di Mario Monti, quelle della sua intervista famosa in cui asseriva che per dare competitività alle imprese e al Paese occorreva svalutare il costo del lavoro e i salari, oggi vi sembreranno bestemmie.
Perché un conto è pagare tutto il 50% in più con un reddito di 40.000 euro annui, un altro è con la metà e far quadrare i conti della famiglia, se una famiglia c’è.
Vi renderete conto che abbiamo tutti vissuto dal 2008 ad oggi in una condizione sospesa e che oggi siamo di fronte alla realtà nuda, cruda e terribile.
Vi renderete conto che per 14 anni, dal 2008 ad oggi vi siete fatti letteralmente infinocchiare da una classe dirigente di politicanti insulsi che hanno sempre dato addosso alla Merkel e alla sua politica di risparmio proponendo di controbalzo le allucinanti teorie keynesiane in chiave moderna.
Adesso, tutti, chi più, chi meno, si troverà con le pezze al culo e in un mondo che viaggia a velocità esponenziale non c’è nemmeno il tempo di fermarsi a pensare cosa fare.
Saranno i giovani a trovare la giusta dimensione alle cose e in loro io credo, hanno strumenti intellettuali ed emotivi per questo. Noi, siamo zombie che si involano verso la fossa ed è una fossa comune senza etichette, senza nome.
E saremo anche fortunati se le nuove generazioni ci lasceranno arrivare alla pensione, quella che loro, per nostra colpa, non vedranno mai e se fossi in loro, questo non lo accetterei.
E a tutti coloro che direttamente o indirettamente vivono di Stato, per loro non saranno rose e fiori, anzi. Su di loro si abbatterà prima o poi la violenza degli insoddisfatti.
Mala tempora current et peiora premunt

Rispondi